Dala dala: istruzioni per l'uso!

Elena, 25 anni
Università di Parma, VI anno di Medicina

Sono la prima di quattro figli e per le scelte della mia famiglia, del mio ragazzo e (per fortuna) delle mie sono un po' una giramondo. La bici è il mio fedele destriero, mi faccio facilmente convincere se nella proposta è incluso del cibo e non vedo l'ora di partire!
Io sono qui:
Tosamaganga,
Tanzania

25/10/2016 - Chiamasi Dala dala un mini pulmino omologato per 15 passeggeri, che ricorda un ippopotamo per i suoi fianchi panciuti. Chiunque voglia spostarsi in Tanzania con un mezzo pubblico deve usare il Dala dala e conviene tenere a mente la seguente guida.
elena dala dala

1) Si parte quando si parte.
Non esistono orari fissi di partenza, il bolide parte solo quando sarà pieno. Quindi dopo 15, 45, 60 minuti, chissà.

2) Se trovi un posto, tienitelo. 
Ricorda che cercheranno di incastrare nel mezzo almeno 15 persone in più di quelle previste, quindi se hai avuto l'immensa fortuna di sederti, non abbandonare la tua ancora di sicurezza. Vedrai come gli africani siano dei mostri del Tetris, riuscendo a far "accomodare" anche le signore più corpulente in spazi decisamente non consoni alla loro stazza. 

3) Non si lascia a terra nessuno!
Portate pazienza, il nostro ippopotamo a motore è altruista e si fermerà ad ogni braccio teso, fischio o grido che proviene dalla strada. Questo significa prolungare i tempi di viaggio e il numero già significativo di passeggeri. I nuovi arrivati spesso dovranno accontentarsi dell'opzione "viaggia aggrappato al portello posteriore", ma la cosa non li turba.

4) Ignora gli odori.  
Noi nasini muzungu (bianchi) non siamo abituati all'eau de parfum africano sprigionato dai 25/30 corpi inscatolati nel Dala dala. Attenzione anche ai sacchetti della spesa di dubbia provenienza, che contribuiranno a rendere più intensa la vostra esperienza olfattiva.

5) Selvaggi a chi?
Ammirate la compostezza delle persone, nonostante la chiara condizione di viaggio non proprio esente dal disagio. Osservate come nessuno gridi, spinga o disturbi gli altri. Se ciò è dovuto alla mancanza di spazio per i movimenti o alla loro civiltà non lo saprei dire con certezza, ma propendo fortemente per la seconda opzione. Inoltre tutti pagano puntualmente il biglietto al momento di scendere, cosa che non posso dire dei bus italiani.

6) Termine corsa.
Siate sicuri della vostra fermata e scendete dal bus ippopotamo con la consapevolezza di aver vissuto una bella e intensa esperienza, quasi surreale, che per i più è solo quotidianità.

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