Analogie e differenze italo-africane
Francesca, 25 anni Università di Udine Mi piace ridere, giocare e stare in compagnia. Non mi piacciono l'incoerenza e la pigrizia. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
24/03/2017 - È vero: la Tanzania è completamente diversa rispetto all'Italia. Teli di cotone dai colori sgargianti, che usano come vestiti ma anche come asciugamani, pannolini o fasce per trasportare i bambini piccoli, avvolti intorno alle schiene delle madri (non esistono né carrozzine né passeggini).
Qui in Tanzania per strada si vedono donne che trasportano secchi d'acqua, cesti di frutta o fasci di rami direttamente sulla propria testa, mentre tra la vegetazione spiccano cactus giganti ovunque. Se in Italia elettricità e acqua sono un must, qui, quando piove, sparisce la corrente, costringendoci a fare affidamento alle buone vecchie candele. Con l'elettricità se ne va anche la possibilità di far funzionare la caldaia, e dunque l'acqua calda. Anche l'ospedale di Tosamaganga, che pure è l'eccellenza nel Paese, è completamente diverso dagli ospedali italiani: malnutrizione e Hiv nei bambini, scompenso cardiaco in giovane età e malaria sono all’ordine del giorno. Inoltre, mentre in Italia ogni stanza di degenza è dotata di bagno privato, qui non è scontato nemmeno trovare un rubinetto funzionante in un intero reparto.
Nonostante aspetti diametralmente opposti, qui ci sono anche delle cose molto familiari. Penso ad esempio alla pasta, alla pizza e al risotto che cucinano per noi in guesthouse, o agli estesi campi di granoturco che costeggiano la strada, proprio come nelle campagne italiane. A farmi sentire più di tutto a casa è però il cane della guesthouse: Sciarifo (probabilmente una storpiatura di "sceriffo"), un meraviglioso animale di circa 8 anni di età che, grazie a un istinto canino che trovo quasi magico, riesce in qualche modo a riconoscere noi "abitanti della guesthouse". A volte, aprendo la porta della camera, capita di trovarlo beatamente steso lì davanti come ad aspettare che usciamo, pronto a farci da scorta allegra e fedele durante una corsetta serale o un'uscita al campetto da pallavolo, naturalmente sempre ben disposto ad accettare una carezza, un pezzo di pane o magari perfino un biscotto!