L'ospedale
Maria Elisabetta, 25 anni Laureata. Putignano (Bari) |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
13/05/2015 - Per tanti aspetti sono stata colpita dall'ospedale di Tosamaganga che sto frequentando da circa 2 settimane.
Per cominciare non mi aspettavo di trovare una struttura che nel complesso è "solida" e in buono stato e che, anche se tutta al "piano terra", non si discosta così tanto dalle nostre strutture.
Allo stesso tempo il personale ospedaliero e' ben rappresentato, sicuramente meno specializzato ma pronto a diverse evenienze. E' chiaro infatti non trovarsi di fronte ad una realtà ultraspecializzata. L'ospedale infatti si articola e si fonda su quelle che sono le discipline di base, essenziali: la medicina interna, suddivisa nel reparto maschile e in quello femminile, la chirurgia e la traumatologia, la ginecologia e la pediatria. soprattutto in questi ultimi 2 reparti sto "vivendo" il mio tempo.
Far medicina qui vuol dire cercare di utilizzare al meglio risorse senza dubbio limitate e tal volta doversi amaramente arrendere al fatto di non poter tentare nulla di fronte a patologie che altrove troverebbero qualche speranza.
Le condizioni igieniche non sono ottimali, ed è difficile sopportare di vedere spesso mosche insolenti che infastidiscono i pazienti.
In realtà loro, i pazienti, e in particolare donne e bambini, mostrano una forza interiore e una dignità nel vivere la sofferenza che mi hanno davvero sorpreso.
Alla luce delle malattie che ho visto essere prevalenti nel reparti(mi riferisco soprattutto alla malnutrizione e all'AIDS) sempre più spesso penso che l'obiettivo più lungimirante
sarebbe quello della prevenzione.