Ricordi da Wolisso
Astrid, 25 anni Neolaureata da Treviso Amo la nutella e non sopporto gli scarafaggi volanti. |
Io ero qui: Wolisso, Etiopia |
16/06/2015 - La prima cosa che mi viene in mente pensando a Wolisso è un ricordo emotivo: la prima volta che ho tentato di rianimare una bambina. Aveva 4 anni ed era stata ricoverata per una gastroenterite ma, chissà perché, quel giorno il suo cuore si è fermato. Abbiamo iniziato subito le manovre rianimatorie e chiesto all'infermiera l'adrenalina che è arrivata dopo 7 minuti perché il farmaco non era disponibile in quel reparto. La bambina non ce l'ha fatta.
Questo racconto riassume un po' la mia esperienza: la mia voglia di mettermi in gioco e la possibilità di fare qualcosa come medico; il senso di inutilità di fronte a una situazione che in Italia avrebbero esito diverso; la rabbia per aver incontrato problemi logistici e organizzativi che, con poco sforzo, potevano essere risolti, migliorando le cure. Come l'adrenalina quel giorno.