Guida semiseria per riconoscere una mamma africana e una mamma italiana
Silvia, 26 anni Università di Brescia Sono vegetariana, amo gli animali e la natura e adoro correre: è una delle cose che mi fa sentire davvero bene. |
Io ero qui: Tosamaganga, Tanzania |
18/06/2015 - Dopo un mese nell'ospedale di Tosamaganga sono pronta a darvi le indicazioni di base per riconoscere una mamma italiana da una mamma africana.
E non sto parlando del colore della pelle, e nemmeno di quello dei vestiti.
- Le mamme italiane sono molto più apprensive e...nevrotiche ;-) Già a partire dal giorno in cui scoprono di essere incinte. Le mamme africane lo sono di meno ma non è certo perché non tengono al proprio bambino. Quel che ho percepito è che sono preparate alle eventuali perdite, perché sanno di vivere in un paese con un alto tasso di mortalità infantile.
- Le mamme tanzaniane danno il nome al bambino solo dopo che è nato, addirittura un mese dopo.
- Molte mamme africane non guardano lo schermo dell'ecografo mentre viene loro eseguita una ecografia. Questo, mi è stato spiegato, è per una questione religiosa/culturale: il bimbo, finchè è nel pancione, è come se vivesse in una sorta di mondo spirituale che non va profanato, per questo le mamme non vogliono vedere.