Viaggio nel tempo
Umberto VI anno Facoltà di Medicina, Brescia Amo i viaggi scomodi, giocare a frisbee, suonare la chitarra, andare in montagna e in bicicletta. Non sopporto le domeniche, lo stare chiuso in casa e chi molla un'idea prima di provarci. |
Io ero qui: Wolisso, Etiopia |
05/12/2015 - L'esperienza volge al termine, e un mese è troppo poco. Sono partito da Brescia il 4 Novembre 2015 e sono arrivato a Wolisso il 25 Febbraio 2008 - calendario Etiope. Iniziata così un'avventura nuova, fatta di scoperte quotidiane, di emozioni contrastanti e di nuovi incontri.
Non me ne voglio andare, un mese è poco, fai in tempo ad ambientarti e capire come funziona ed è già ora di ripartire.
La vita scorre con ritmi diversi, la linea fra vita e morte si fa così sottile da non essere percettibile, non c'è spazio per la tristezza o la depressione. Trovo difficile accettare la scarsità di risorse come l'acqua, l'ossigeno in ospedale, di alcune medicine; ma questa è la situazione, bisogna sapere curare con poche armi, fare diagnosi con pochi strumenti - this is challenging!
Wolisso è piccola, forse anche per questo passo tutto il giorno in ospedale, ma non c'è un giorno in cui torno a casa senza aver imparato qualcosa, un mondo lontano dal tirocinio che facciamo in Italia. Mi sento utile, considerato, e parte di un meccanismo che ha come obiettivo la cura del paziente, per davvero.
Per fortuna al mio fianco c'è Marta, instancabile e meticolosa dottoressa (internista) che mi ha insegnato la stragrande maggioranza di nozioni e concetti che qui ho fatto miei.
Sono contento di avere l'occasione di vedere malattie che pensiamo di trovare solo nei libri, di tornare a casa con più domande di quelle con cui sono partito, di aver capito che vorrei che una parte della mia vita fosse in Paesi in via di sviluppo, con una associazione dello stampo del CUAMM. Ma chissà cosa ha in serbo il futuro...