In bilico tra l’Africa e l’Italia
Giulio, 24 anni Università di Trieste, VI anno di Medicina Amo mettermi in gioco e conoscere nuove culture. Sono interessato alla fotografia, alla musica e alla letteratura. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
19/04/2016 - E’ difficile riassumere gli ultimi dieci giorni a Tosamaganga o concentrarsi su una sola delle tante nuove esperienze vissute in questo sperduto villaggio al centro della Tanzania. Le giornate sembrano lunghissime e irreali, iniziano alle 7 del mattino e finisco sempre dopo le 11.
L’ospedale è vicinissimo alla nostra amata guest house, tanto bella quanto decadente. Nella guest house puoi trovare tutto, ma non è detto che ciò che trovi funzioni: dalla doccia alla serratura della porta, senza contare i frequenti blackout. Ma a me la guest house piace così, con il suo bel giardino, dove puoi trovare un mamba o un bellissimo esemplare di farfalla, e l’enorme e accogliente sala da pranzo in legno.
Quello che forse mi ha fatto maggiormente riflettere è stata la camminata poco prima del tramonto con Martina, JPO di Rovigo. Mentre ci aggiravamo nella campagna circostante l’ospedale abbiamo avuto modo di incontrare diverse persone e di parlare delle nostre esperienze all’estero. Martina mi ha permesso di riflettere sul fatto che l’Africa ti denuda. Ti rende libero di tutti quei preconcetti che caratterizzano la nostra società, ti sveste di tutte le maschere che indossiamo nelle nostre città. Qui non puoi fingere di essere un altro. La realtà dura e spietata dell’Africa e allo stesso tempo la dolcezza della sua gente non ti permette di sopravvivere se non adattandoti ad essa. Chi è qui da più tempo di me ormai è scevro di tutte le superficialità della nostra società, ma allo stesso tempo ama ritornarvici per piccole incursioni materiali come la cucina italiana. In bilico tra l’Africa e l’Italia.