Guestbook, kitabu cha wageni, diario degli ospiti.
È usanza che nei villaggi africani ce ne sia uno e chi passa di lì, per starci un giorno o per fermarsi nel tempo, metta il proprio nome e la data. Si registrano così partenze, passaggi, arrivi, persone, ma solo si possono immaginare le storie che portano con sé.Prende spunto da questa tradizione africana il nostro guestbook: un libro che ci racconta l'Africa vista con gli occhi degli studenti del SISM – Segretariato Italiano Studenti di Medicina che decidono di trascorrere un mese della propria carriera universitaria in uno dei progetti di Medici con l'Africa Cuamm. Da Tosamaganga, in Tanzania, o da Wolisso, in Etiopia, saranno proprio gli studenti a raccontarci mese dopo mese non solo arrivi e partenze ma anche pensieri, scorci, vite di un mondo lontano dalle aule universitarie da cui sono partiti.
Ma lontano, poi, esiste davvero?
Dalle aule universitarie alla terra rossa dell'Africa sub-sahariana il passo non è poi così difficile da compiere: ci vuole energia, desiderio di conoscenza, voglia di mettersi in gioco e scoprire la medicina di un luogo 'altro'. (…)
Tempo di salutare l'Africa
Silvia, 26 anni Università di Padova Mi piacciono i bambini, la pizza, giocare a calcio e… mescolare il risotto!. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
30/05/2017 - Ormai manca poco al mio rientro in Italia e mi rendo conto che un mese effettivamente è poco. Suona come una frase fatta, ma è così. Si comincia appena ad ambientarsi, a capire come funzionano le cose, a riconoscere qualche parola in swahili, che già è ora di tornare.
Una vita nuova!
Chiara, 26 anni Università di Ferrara Mi colpiscono le risate fragorose e sincere, l’allegria e il conoscere persone nuove. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
05/05/2017- Oggi abbiamo toccato una vita nuova!! Un’emozione travolgente!
Le donne etiopi sono di una forza impressionante, affrontano il parto con estrema sopportazione del dolore e dignità nonostante per molte sia ancora causa di gravi danni per il bimbo.
Una nuova avventura
Marta, 25 anni Università di Pavia Sono una persona solare e spontanea: arrossisco spesso! Amo dipingere, leggere e praticare yoga (quante passioni si riscoprono staccandosi un po' dai libri di studio!). |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
02/05/2017- Non vedo l'ora di iniziare questa avventura a Wolisso, esplorare un piccolo angolo di Africa e immergermi in una cultura con odori, colori e sapori nuovi! (Ok devo ammettere che amo molto anche cucinare e mangiare, spero di imparare anche qualche ricetta locale da questa esperienza!).
Sono con Chiara in aeroporto a Dubai, aspettiamo il volo per Addis Abeba e ci circonda il lusso ostentato. Abbiamo le palpebre piene di sonno e il fonendo nello zaino.
Mi sento davvero pronta?
Sicuramente emozionata e positiva.
Voglia di comunicare
Chiara, 26 anni Università di Ferrara Mi colpiscono le risate fragorose e sincere, l’allegria e il conoscere persone nuove. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
02/05/2017- Oggi è stato il primo giorno di sole e il primo giorno in ospedale! Due cose emozionanti insieme! Dopo 4 giorni di brutto tempo finalmente sentiamo il caldo africano tipico dei primi di maggio, qui tutti speriamo che duri e che le piogge precedenti non siano un anticipo delle grandi piogge dei mesi estivi.
La prima magia dell'Africa
Chiara, 26 anni Università di Ferrara Mi colpiscono le risate fragorose e sincere, l’allegria e il conoscere persone nuove. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
29/04/2017- Siamo arrivate nel pomeriggio all'aeroporto di Addis e appena uscite abbiamo incontrato un viso rassicurante che ci domanda "Cuamm?" e ci carica su una jeep nera con destinazione sede centrale!
Analogie e differenze italo-africane
Francesca, 25 anni Università di Udine Mi piace ridere, giocare e stare in compagnia. Non mi piacciono l'incoerenza e la pigrizia. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
24/03/2017 - È vero: la Tanzania è completamente diversa rispetto all'Italia. Teli di cotone dai colori sgargianti, che usano come vestiti ma anche come asciugamani, pannolini o fasce per trasportare i bambini piccoli, avvolti intorno alle schiene delle madri (non esistono né carrozzine né passeggini).
Un po’ di consigli
Francesca, 25 anni Università di Udine Mi piace ridere, giocare e stare in compagnia. Non mi piacciono l'incoerenza e la pigrizia. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
20/03/2017 - Ciao a tutti i lettori, vi fornisco informazioni che mi sarebbe stato utile ricordarmi alla partenza:
Paradossi
Francesca, 25 anni Università di Udine Mi piace ridere, giocare e stare in compagnia. Non mi piacciono l'incoerenza e la pigrizia. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
20/03/2017 - Oggi nel reparto di pediatria ci sono 21 bambini ricoverati. Di questi, 12 hanno una diagnosi di malnutrizione. Prima di arrivare qui in Africa naturalmente avevo già sentito parlare del problema della malnutrizione, ma tendevo a semplificarlo: "c'è povertà e la gente non ha i soldi per procurarsi cibo a sufficienza", pensavo. Qui invece ho scoperto che è una situazione molto più complessa.
Festeggiare la festa della donna a Wolisso
Arianna, 26 anni Università di Pavia Amo l'oceano, la musica, il cibo, le belle chiacchierate. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
20/03/2017- Non è stato un 8 Marzo come tutti gli altri. Io di solito detesto l'8 marzo: si festeggiano le donne solo per poter vendere dei fiori che nemmeno trovo belli e avere una scusa per pubblicare l'ennesima fotografia filtrata sui social.
Quest'anno però è stato diverso.
"Tanti auguri" in tutte le lingue del mondo
Erica, 24 anni Università di Trieste Gran chiacchierona, ritardataria cronica, dimentico a casa l'ombrello nei giorni di pioggia ma ho lo zaino sempre pronto per ogni avventura. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
14/03/2017- Oggi ho festeggiato il mio 24esimo compleanno qui a Wolisso.
La sera ci siamo ritrovati in Guest House con tutti i farengì (come chiamano noi bianchi qui in Etiopia) per una cena all'italiana cucinata da noi (mancano molto i piatti della mamma!). È stato bello vedere come persone praticamente sconosciute possano ritrovarsi e sentirsi quasi una famiglia, condividendo il poco che si ha e godendo del semplice “stare insieme”.