Guestbook, kitabu cha wageni, diario degli ospiti.
È usanza che nei villaggi africani ce ne sia uno e chi passa di lì, per starci un giorno o per fermarsi nel tempo, metta il proprio nome e la data. Si registrano così partenze, passaggi, arrivi, persone, ma solo si possono immaginare le storie che portano con sé.Prende spunto da questa tradizione africana il nostro guestbook: un libro che ci racconta l'Africa vista con gli occhi degli studenti del SISM – Segretariato Italiano Studenti di Medicina che decidono di trascorrere un mese della propria carriera universitaria in uno dei progetti di Medici con l'Africa Cuamm. Da Tosamaganga, in Tanzania, o da Wolisso, in Etiopia, saranno proprio gli studenti a raccontarci mese dopo mese non solo arrivi e partenze ma anche pensieri, scorci, vite di un mondo lontano dalle aule universitarie da cui sono partiti.
Ma lontano, poi, esiste davvero?
Dalle aule universitarie alla terra rossa dell'Africa sub-sahariana il passo non è poi così difficile da compiere: ci vuole energia, desiderio di conoscenza, voglia di mettersi in gioco e scoprire la medicina di un luogo 'altro'. (…)
E se fosse mal d’Africa?
Giordano, 24 anni Trieste - VI anno di Medicina Mi piace il freddo, i colori, la natura, il calore della gente. |
Io ero qui: Tosamaganga, Tanzania |
E se ripartissi?
Stefania, 25 anni neolaurata all'Università Cattolica di Roma Amo il mare, la lettura e mangiare con le mani; odio aspettare e oziare. |
Io ero qui: Wolisso, Etiopia |
25/11/2015 -Sono tornata, ma…ripartirei? Ci ho pensato a lungo durante il viaggio e al mio ritorno… Sì, sicuramente ripartirei! Tutta la vita magari no, o meglio non so, ma per qualche anno sicuramente lo potrei fare. I motivi sarebbero tanti, ma uno li racchiude tutti: è l’Africa ragazzi!
Un mese in Africa: non è solo ospedale
Marialaura, 27 anni Neolaureata all'Università di Padova Mi piacciono le gallerie d'arte, amo pormi sempre nuovi obiettivi, leggere libri, viaggiare e conoscere persone per ascoltare le loro storie. Non sopporto l'aglio, la disonestà e chi cerca scorciatoie. |
Io ero qui: Tosamaganga, Tanzania |
Africa: un racconto sonoro
MariaGiulia, 25 anni Università dell'Insubria di Varese Sono un'esploratrice. Nello zaino ho anni di avventure scout, una famiglia numerosa; un canzoniere, un astrolabio e un coltellino svizzero. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
Lo studente in partenza: una carta di identità
Alessia, 25 anni laureanda, Università di Udine Al ritorno da Tosamaganga ho deciso che anche nel mio cammino debbano esserci prima le mamme e i bambini. Adoro la corsa dell'aereo sulla pista di decollo e guardare le stelle col naso all'insù. Convivo col mal d'Africa e non mi piace vedere il mio passaporto in un cassetto. |
Io ero qui: Tosamaganga, Tanzania |
Wolisso oltre l'ospedale
Carla, 26 anni laureata dell'Università degli studi di Milano. Amo viaggiare da sola, la cucina e il mio lavoro. Non mi piacciono la chiusura mentale, la paura del nuovo e i ragni. |
Io ero qui: Wolisso, Etiopia |
05/11/2015 - Sì, esiste una vita anche fuori dal “recinto”, cioè il nostro ambiente protetto, fatto di ospedale, guesthouse e luoghi conosciuti, in cui ci muoviamo a nostro agio nel corso delle giornate etiopi. La vita “fuori” esiste, ma non è stato sempre facile averci a che fare. Innanzitutto il tempo non è molto. Prima di partire pensavo che il tempo libero sarebbe stato di più, ma trovatami lì, ho cercato di stare più possibile in reparto. Inoltre il precoce calar del buio limitava molto le uscite settimanali.
La valigia africana: tutto quello che dovete sapere
Maria Elisabetta, 25 anni Laureata. Putignano (Bari) |
Io ero qui: Tosamaganga, Tanzania |
03/11/2015 - Preparare la valigia prima di una partenza è per me sempre una cosa ardua e costellata di dubbi, a maggior ragione quando la destinazione è una terra così lontana come la Tanzania. Prima di partire, come ogni volta, mi sono chiesta: cosa porto? Ma soprattutto, cosa è meglio lasciare a casa?
Identikit dello studente SISM (dall’altra parte del mondo)
Alessandro, 26 anni Neolaureato, Università degli studi dell’Insubria Varese Mi piace condividere il tempo e le esperienze con qualcuno, ascoltare, assaggiare cibi nuovi, camminare sempre.. |
Io sono qui: Tosamaganga, Tanzania |
La salute è un canto
Margherita, 26 anni Università di Udine, neolaureata Amo camminare scalza, giocare con i bambini, mangiare e bere in buona compagnia, sia gli spritz che gli spriss juice etiopi. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
Etiopia 2008, anche nel 2015
Margherita, 26 anni Università di Udine, neolaureata Amo camminare scalza, giocare con i bambini, mangiare e bere in buona compagnia, sia gli spritz che gli spriss juice etiopi. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
20/10/2015 - Il primo giorno qua non è stato proprio facile, ho girato per il reparto con le mani conserte, con poca voglia di toccare quello che mi succedeva intorno.
Non me la sentivo di farmi "contaminare" da quest'Africa che avevo così tanto desiderato abbracciare.